martedì 27 gennaio 2015

L'eterna lotta: Carta vs e-book

Da quando esistono gli e-book, c'è una domanda capace di scatenare la guerra in ogni gruppo di discussione/pagina facebook/forum: leggete in cartaceo o in digitale?

Questa semplice domanda spacca gli utenti in due fazioni agguerritissime: da una parte i fan della praticità degli e-book, dall'altra gli adoratori del profumo di carta.

Da che parte sto? Perfettamente a metà.


Amo i libri cartacei, le librerie stracolme in ogni loro angolino e il sapere che quei libri sono MIEI e che potrò lasciarli ai miei discendenti così come io ho potuto leggere i libri dei miei genitori e dei miei nonni.
Entrare in una libreria è sempre una festa e tenere in mano la copia cartacea dei miei romanzi è sempre un'emozione.
In casa mia non mancherà mai una pila di libri cartacei da leggere e amare.

Però amo anche il mio Kindle! In un oggettino grande come il più piccolo dei paperback possono entrare migliaia di libri e posso portarli con me ovunque perché pesa pochissimo.
Con questo posso leggere ovunque, anche di notte con la luce spenta o mentre aspetto che il cane faccia il suo giretto in giardino prima di dormire. Se devo fare una coda all'ufficio postale lo porto con me e se dovessi dimenticarlo a casa, posso leggere dalla app del cellulare senza dover cercare il punto a cui ero arrivata (se si hanno più lettori e-book collegati allo stesso account di amazon o se si usano le app, il bello è che gli apparecchi si sincronizzano tra loro e tengono il segno).

Molti amanti del cartaceo tendono a demonizzare i lettori e-book dicendo che fanno male agli occhi, ma per parlare in questo modo vuol dire che non ne hanno mai visto uno da vicino. Lo schermo di un tablet o di un cellulare può affaticare la vista, è vero, ma i lettori e-book usano la tecnologia e-ink (inchiostro elettronico) che dà allo schermo l'aspetto di un foglio di carta.
I lettori e-book infatti, a differenza degli schermi di computer e tablet, sono perfettamente leggibili anche in pieno sole.
Le batterie poi durano davvero molto, si può leggere per giorni senza dover ricaricare il lettore.
Un altro lato dell'e-book che amo molto è che mi dà la possibilità di leggere i romanzi di autori esordienti a prezzi molto bassi.

Un tempo comprare il cartaceo di un esordiente era un po' un azzardo: si spendevano anche fino a venti euro per il libro di uno sconosciuto senza avere molte certezze sulla sua qualità. Alla fine si finiva per acquistare solo ciò di cui si era davvero certi oppure si tornava alla sicurezza di autori più famosi.
Ora l'e-book di un autore esordiente spesso costa meno di una colazione al bar, a volte meno anche di un solo caffé e per questo motivo sono molto più propensa a sperimentare: se la trama mi incuriosisce, un click e il romanzo è mio.
In questo modo mi è capitato di scoprire veri e propri gioielli che non sfigurerebbero affatto sullo scaffale di una libreria.

 Guardate questa pila di libri a confronto con il Kindle: dentro quel cosino sottile possono entrare decine e decine di pile simili.
Immaginate di andare in vacanza e dover mettere in valigia tutti quei libri.

Conclusione: Per me ciò che conta è il contenuto del libro, la forma (cartacea o digitale) è come un vestito: può valorizzare la persona che lo indossa o essere più o meno pratico per un determinato scopo, ma non è la cosa più importante.
Una persona attraente lo è anche vestita di stracci e un romanzo bello non perde valore solo perché è in forma elettronica.

domenica 25 gennaio 2015

Come nasce un personaggio?

Vi siete mai chiesti come nascono i personaggi dei romanzi?
A volte basta una semplice idea, un piccolo spunto e un intero romanzo prende forma, altre volte ogni personaggio è frutto di uno studio dettagliato.
Forse qualcuno di voi avrà letto il mio romanzo "Il cielo oscuro di Roma" o forse no. Oggi vi racconterò di come sono nati i personaggi di quel libro.



La storia di Ward e Raven nasce molto tempo fa, nel 2004/2005.
Insieme ad alcuni amici partecipavo a vari PBEM, ovvero "Play by e-mail", giochi di ruolo tramite posta elettronica. Ognuno di noi poteva usare due personaggi adatti all'ambientazione e al tipo di storia e farli interagire con i personaggi degli altri giocatori fino a ottenere un racconto che veniva sistemato dai moderatori per renderlo coerente e poi postato sul sito perché tutti potessero leggerlo.
Uno dei giochi di ruolo a cui partecipavo era questo:
http://bssmgdr.altervista.org/nocturna_gdr/

L'ambientazione era molto originale: una scuola privata di Londra in cui gli studenti venivano scelti da segugi infernali per diventare guerriere sailor dark.
Raven era una di queste guerriere sailor, mentre Aylward era uno dei professori della scuola.
Il gioco di ruolo purtroppo non durò a lungo a causa di impegni personali dei vari giocatori, solo un episodio o due (se siete curiosi potete leggerli sul sito del gioco), ma le storie dei miei personaggi mi erano rimaste nel cuore.
Studiando i personaggi per il GDR avevo creato tutta la storia della loro vita e sapevo bene come far procedere la vicenda, perciò fui molto dispiaciuta della fine del gioco.
Quello che non immaginavo all'epoca era che i miei personaggi non sarebbero stati d'accordo a concludere la loro vita insieme al gioco.
Loro VOLEVANO che la loro storia venisse narrata e lo esigevano a gran voce.
All'inizio ero un po' esitante ad accontentarli, perché mi sembrava di sfruttare il lavoro svolto anche dagli altri giocatori, ma poi mi sono resa conto che non doveva necessariamente essere così: eliminando le storie degli altri personaggi e cambiando ambientazione, la storia di Ward e Raven funzionava bene lo stesso!
Così Londra è stata cambiata nella mia città Natale, Roma, in modo da poter descrivere le ambientazioni con maggior realismo e ho introdotto nuovi personaggi originali e cambiato la trama principale per renderla adatta a un romanzo autoconclusivo.
Il risultato, dopo anni di lavoro, di correzioni e di limature è "Il cielo oscuro di Roma".
Raven e Aylward, i personaggi che si sono rifiutati di morire, sono stati accontentati e la loro storia è stata narrata.
Se volete conoscerla anche voi la trovate QUI

giovedì 22 gennaio 2015

Prologo - Un nuovo inizio

Ciao a tutti, mi chiamo Ilaria Tomasini e vivo in un mondo di carta.
Ho sempre amato i libri, non potrei vivere senza leggere e quando scrivo mi sento felice.
Non sono una persona speciale nè particolarmente simpatica e non uso un blog da almeno 10 anni, quindi abbiate pazienza e credetemi, i miei romanzi sono molto più interessanti dei miei post.
Quando scrivo sono i personaggi e le loro storie a parlare, io sono solo il tramite, quindi fidatevi di loro e vedrete che ne varrà la pena. :)
In questo blog vi parlerò dei miei romanzi e dei miei amici di inchiostro, ma non solo.
Tutto ciò che riguarda i libri potrebbe diventare un articolo, perciò restate qui, se ne avete il coraggio, e scopriamo insieme dove ci porterà questa nuova avventura. :)
Del resto non è così che inizia ogni libro?